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Le altre confessioni cristiane e religioni - evangelici, non mi ero interessato di loro e non avevo inserito questa cosa nel libro..

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OscarLepore
view post Posted on 14/1/2011, 03:26




Gli evangelici sono buoni in molte cose, ma sono così intransigenti nel dichiarare che si deve adorare solo Dio e non rivolgere ad altri la propria preghiera (confondendo il venerare Maria con l'adorare che è un'altra cosa, e il fatto che chiediamo a Maria semplicemente perché ci aiuti a ottenere da Dio), che a volte addirittura sono irriverenti nei confronti di Maria o arrivano a dire che chi prega Lei o la considera divina (non è una figlia di Dio che ha ricevuto lo Spirito Santo? Mica vuol dire che è Dio) andrà a finire all'inferno. L'intransigenza in realtà rende ostinati, cocciuti e ciechi, mentre Gesù era una persona dal Cuore largo che non gridava nelle piazze, che non spegneva il lucignolo fumigante né spezzava la canna rotta. A un evangelico gli ho detto: “Ma scusa, se io arrivo da Dio dopo aver fatto la Sua volontà, aver pregato sempre, aver letto la Parola di Dio, aver evangelizzato tantissimo e tante altre cose, e ho anche pregato Maria, tu dici che Dio mi dirà che non sono adatto al Regno dei Cieli, tu dici che dirà 'Mio caro amico, tu mi hai amato, hai fatto tutte queste cose come risposta alla mia chiamata d'amore, hai fatto la mia volontà, ma hai chiesto grazie anche a Maria (ovvero per mezzo di Lei, non DA Maria), e quindi non posso accettarti in Cielo!'?”. Quello mi ha risposto: “Se tu preghi Maria andrai all'inferno, accetta Gesù Cristo come tuo Salvatore e sarai salvo!”. A me sembra che i segni che ho accettato Gesù Cristo ci sono, ma per quell'uomo il fatto che vivessi ogni giorno per Lui sembrava non bastare a credere che Lo ho accettato. Ma qualche evangelico che legge potrà dire “Eh ma questo discorso è sbagliato perché è unicamente per i meriti di Gesù Cristo che noi siamo salvi, credere che le opere siano utili a salvarci è una eresia da cattolici”. Allora perché Gesù ha detto “Non chiunque mi dice: Signore, Signore, entrerà nel regno dei cieli, ma colui che fa la volontà del Padre mio che è nei cieli” (Mt 7, 21). Sicuro che la prima volontà del Padre è che noi conosciamo ogni giorno di più Gesù Cristo, accogliendo sempre di più Lui nella nostra vita e in noi (“Non son più io che vivo, ma è Cristo che vive in me”, Gal 2, 20), ma è anche che con Gesù ci accorgiamo del povero che non ha niente da mangiare né un po' di soldi per comprarsi qualcosa, che ci accorgiamo del fratello afflitto e lo aiutiamo (“ero affamato e mi avete dato da mangiare”, Mt 40, 35), è anche che diffondiamo la Parola ed è anche che ci accorgiamo del nonno che ha bisogno di essere accudito, di sentire che gli si vuole bene e che è importante. Gesù nella parabola delle dieci vergini invita a prepararsi per tempo alle nozze coll'essere premuniti d'olio, e queste sono cose importanti per averne. Certo che l'olio sono la grazia e lo Spirito Santo, ma se io non faccio quello che dice la Parola non posso dire di averne abbastanza. Non penso che gli evangelici non facciano queste cose, le fanno spesso i pagani dal buon cuore e non lo fanno loro che hanno sempre il Nome di Gesù sulle labbra? Ma queste sono opere, e non credo che un evangelico viva dicendo “no, io non le faccio queste cose perché sono salvo comunque per i meriti di Cristo”. Il Cielo potrebbe rispondere “Sei salvo si, ma la tua umanità fa schifo”. Certo che non è che io sono salvo per le opere di bene, il discorso “faccio mille opere di bene usando le ricchezze che ho così sono sicuro di essere salvo” spinto da una decisione buona ma nata dalla carne più che da un'ispirazione interiore non è il massimo e non fa santi, ma di sicuro è migliore di chi è evangelico e pur avendo molte possibilità economiche per fare cose buone dice “io non faccio niente tanto non è importante per la salvezza”. Anzi quello che fa tutte queste opere di bene se è in buona fede probabilmente finirà per avere tante di quelle grazie da Dio per conoscere sul serio profondamente Gesù che l'altro potrebbe dire “io conosco Gesù solo dalle Scritture, questo ormai Lo vede negli occhi ogni giorno”.
Allora gli ho detto a quell'uomo “semmai Dio se tu avessi ragione mi direbbe 'Hai bisogno di un po' di Purgatorio ma puoi starci con me'”, ma quello mi ha detto che il Purgatorio non esiste. San Paolo ha detto che “l'opera di ciascuno sarà ben visibile: la farà conoscere quel giorno che si manifesterà col fuoco, e il fuoco proverà la qualità dell'opera di ciascuno (giudizio personale). Se l'opera che uno costruì sul fondamento resisterà, costui ne riceverà una ricompensa (Paradiso); ma se l'opera finirà bruciata, sarà punito: tuttavia egli si salverà, però come attraverso il fuoco (Purgatorio)” (1Cor 3, 13-15). La spiegazione è semplice e il significato chiaro, ma spero che gli evangelici per mantenersi con tutte le forze della loro ragione a quella che è la loro idea non dicano che leggo la Bibbia al contrario. Ci sono persone che vedevano le anime del Purgatorio, che hanno accettato da Dio sofferenze e sofferenze per le anime del Purgatorio. Lo Spirito Santo è quello che conduce ogni giorno noi personalmente e l'umanità intera alla verità completa, perché avrebbe dovuto permettere che per circa duemila anni si credesse nell'esistenza del Purgatorio e si continui a crederci, e solo gli evangelici avessero la conoscenza che salva? Gli evangelici non sono male perché ci tengono molto ad essere aderenti alla Parola, ma devono fidarsi che lo Spirito Santo continua a lavorare e a rivelare molte cose anche dopo l'Apocalisse di san Giovanni Apostolo. Non cambia nulla nella sostanza perché è sempre fedele a se stesso, ma aiuta a comprendere le verità in maniera sempre più profonda e completa. Molti Santi hanno avuto visioni del Purgatorio e ne hanno parlato, e noi cattolici non chiamiamo Santi i primi che capitino ma ci andiamo molto cauti. Al contrario non ho conoscenza di Santi evangelici che abbiano dato testimonianza al Vangelo con miracoli e guarigioni, anche se possono essercene, o che abbiano avuto rivelazioni da Gesù che il Purgatorio e il poter chiedere intercessione a Maria e ai Santi è solo invenzione “degli eretici cattolici”, quindi per quale motivo dovrei fidarmi della cocciutaggine di queste persone nel disprezzare quello in cui noi cattolici crediamo? Il Purgatorio è quello che permette a chiunque non ha avuto perfetta aderenza alla propria coscienza ma ha agito bene di purificarsi quanto basta per poter avere la salvezza che in Gesù è offerta “agli uomini di buona volontà”. Senza di Lui non c'è Paradiso, ma una persona buona che non ha creduto in Lui perché nessuno nel mondo gli faceva capire Chi era, oppure un appartenente ad un'altra religione fedele al suo credo dovranno pur avere la possibilità di accogliere Gesù e la Sua salvezza. Noi siamo giudicati secondo la nostra coscienza, e se questa è un po' sporca ma la nostra condotta è stata abbastanza buona c'è il Purgatorio, perché c'è anche la Giustizia di Dio oltre che la Misericordia e perché il Paradiso è cosa così incredibilmente inconcepibile per gli uomini che per poterci star dentro bisogna essere diventati perfetti in tutto il proprio modo di essere e di fare. Ma se una persona è buona e ha agito bene è meritevole di salvezza anche se non ha conosciuto Gesù Cristo, per quale motivo dovrebbe stare in eterno in fiamme ardentissime a bruciare senza mai più vedere la luce, con lo sdegno di Dio su di lui? Questo è per chi ha odiato, per chi ha voluto il male, per chi ha preferito aderire alla menzogna, per chi se lo è scelto da solo. L'intransigenza non è cosa cristiana e non è cosa che avvicina a Gesù Cristo. Lui chiede tanto ed è esigente, ma non intransigente. Se Lui è il modello noi dobbiamo fare altrettanto.
Lo Spirito Santo dà la Comunione dei Santi, e quindi che io ami e chieda a Maria la Sua intercessione è una cosa che glorifica lo Spirito Santo che mi dà questa possibilità. Inoltre glorifica Dio in Maria che mi ha ottenuto la grazia, o in qualunque Santo me la ha ottenuta, perché si, Dio può essere glorificato in noi come ci ha detto Gesù Cristo che è la Via, la Verità e la Vita il quale ha detto “Io ti ho glorificato sopra la terra, compiendo l'opera che mi hai dato da fare” (Gv 17, 4), e lo ha detto anche per darci un insegnamento che se noi compiamo la volontà di Dio e il progetto di Dio su di noi, Dio è glorificato per mezzo nostro. Se Maria mi ottiene la grazia, Dio è glorificato per mezzo di Lei, e anche Maria ne è glorificata e questo non è male, perché Gesù ha detto “glorifica il Figlio tuo (infatti la gloria più grande di Gesù è l'aver dato la vita per noi), perché il Figlio glorifichi te” (Gv 17, 1), insegnandoci così come ci si deve comportare nell'ora della prova e se si vuole ottenere la vera gloria, e insegnandoci che se veniamo glorificati da Dio anche noi diamo gloria a Dio e alla Sua Giustizia. Gli evangelici possono dire che è una cosa solo di Gesù questa ma a me sembra che ogni Santo che ha fatto miracoli, evangelizzato, fatto opere secondo la Volontà di Dio ha glorificato Dio e a sua volta è stato glorificato. Gesù ha detto che il premio è grande nei Cieli per quelli che subiscono a causa Sua, e perché non dovrebbero essere dichiarati dalla Chiesa persone degne di venerazione, se hanno avuto una vita e una devozione da lasciare gli uomini a bocca aperta? Che poi san Francesco e san Pio da Pietrelcina hanno fatto miracoli e sono morti nella completa conversione a Dio. Eppure il primo raccomandava ai frati di pregare e lodare abbondantemente Maria e lo faceva egli stesso, il secondo pregava circa trenta corone del Rosario al giorno, ha fatto tutto quello che Gesù ha detto di quelli che credono veramente nel Suo Nome, guarendo migliaia di persone e ottenendo la conversione profonda a Gesù di altrettante migliaia, e in maniera sempre umile e sempre da servo di tutti. La sua morte è stata di persona in pace con Dio e totalmente convertita a Lui, eppure ha chiesto grazie a Maria tutta la vita col Rosario. Sono state due persone con le stigmate, come san Paolo, e son morti nella devozione ardente a Dio. Credo ci si possa fidare di loro e della presenza dello Spirito in loro. Io pure sono andato a evangelizzare e ho vissuto per le strade e digiunavo e ho pregato in tutti i modi preghiere carismatiche (ma non il rosario) incessantemente, per due mesi, una estate, ma avevo triboli e difficoltà da demoni nonostante questo e non ero nel pieno della letizia e gioia, anche se il Signore sapeva farmi molto contento e soddisfatto. Dopo, una comunità dove si pregava molto il rosario mi ha conosciuto e mi ha detto, perché non vieni da noi? Da loro ho pregato in media cinque-sei rosari al giorno oltre le preghiere che facevo, e nel giro di poco i demoni hanno smesso di dare ogni problema, sono entrato in uno stato di pace e letizia della vita paradisiaco, ho trovato una comunione con Dio che mai avevo fatto esperienza. Io ho ricevuto il battesimo nello Spirito Santo, frequento il Rinnovamento nello Spirito Santo da anni, canto in lingue da anni, ma quello che ho vissuto è stato molto più grande. Eppure è accaduto quando ho pregato cinque-sei rosari al giorno per un paio di mesi, non prima quando dicevo solo mille preghiere centrate sulla Passione di Gesù (che comunque mi ottenevano tanto). Con Maria sono arrivato al traguardo molto più velocemente, simile all'esperienza del Cenacolo. Il rosario comunque si sappia che è questo: contemplazione della vita di Gesù Cristo insieme a Maria. Gli evangelici continuano a dire che solo Gesù Cristo è mediatore tra Dio e gli uomini, e nessuno ha detto che non è vero, perché è Lui quello che ci ha aperto e ci apre le porte del Paradiso. Ma il discorso riguarda il fatto che non c'è nessun altro salvatore, nessuna persona che possa dire “da oggi son io quello che vi salvo”, come ad esempio fanno personaggi come Sai Baba. Il Salvatore è Gesù ma questa parola non vuol dire che non possiamo essere aiutati da quelli che sono nel Suo Nome e agiscono nel Suo Nome e ci portano ad essere salvati da Lui; quelli che hanno il Suo Nome sulla fronte, i Santi del Cielo (lo dice l'Apocalisse questo). Si crede che la Parola di Dio è la stessa di duemila anni fa, e infatti i rotoli ritrovati a Qumran perfettamente identici lo testimoniano, e allora perché il credo apostolico non dovrebbe essere quello dei primi apostoli, delle prime comunità cristiane? A trasmettere le cose di Dio son quelli che credono in Dio, e quelli che credono in Dio si guardano bene dal “manomettere” la Parola di Dio perché ciò sarebbe sacrilegio. Perché dovrebbero averlo fatto con il Credo apostolico che dice “Credo nella Comunione dei Santi”? E Gesù non ha detto che “Dio non è Dio dei morti ma dei vivi” (Lc 20, 38) nel parlare di Abramo, Isacco e Giacobbe? Se per Gesù sono vivi io non prego i morti, chiedo intercessione a persone vive, che nella Comunione data dallo Spirito Santo (lo Spirito in cui tutti siamo uniti) mi aiutano e aiutano il mondo che ha bisogno del loro aiuto. Non vi siete mai accorti che l'angelo custode vi dà una dritta ogni tanto, soprattutto quando gli chiedete aiuto? E gli evangelici non possono dire che è solo una cosa cattolica perché Gesù dice degli angeli custodi dei bambini che guardano sempre il Padre Suo che è nei Cieli. Beh io mi sono accorto di questo anche con i Santi, e ho ricevuto notevoli aiuti da loro. Ad esempio sant'Antonio è notevolmente conosciuto come quello che aiuta a ritrovare gli oggetti smarriti, e puntualmente ogni volta che ne smarrisco uno e chiedo a lui di aiutarmi a ritrovarlo poco dopo lo ritrovo. Non mi è ancora accaduto di aver perso un oggetto di cui abbia chiesto aiuto a lui. Se questo fosse una cosa che allontana da Dio e che non è secondo Dio, sant'Antonio che vuole che la mia fede sia diritta, prima del volere che riabbia l'oggetto, non lascerebbe forse stare di aiutarmi per non farmi seguire strade sbagliate? E a dire che sant'Antonio ritrova gli oggetti siamo centinaia se non migliaia di persone, quindi non è un caso. Io a volte come cristiano cattolico mi sono ritrovato a rifiutare una cosa pensandola falsa e fuori dalla verità, e poi a dovermi ricredere sulla correttezza delle mie opinioni e ad accorgermi che era cosa secondo il Vangelo di Gesù Cristo, ma quando c'è l'orgoglio di mezzo si ha paura di una cosa che non si ha capito bene, anche se il cuore dice “guarda che è cosa buona, non aver paura”. Allora bisogna dire alla propria ragione “facciamo che ora ci ragiono un po' sul serio chiedendo la luce a Dio, perché Gesù mi vuol solo portare a conoscere la Verità coi Suoi occhi, mi vuole stare accanto come ai discepoli di Emmaus che avevano solo il loro modo di pensare, quello a cui erano abituati, e devo accettare anche se mi dice 'stolto e tardo di cuore'!”. Ogni volta che lo ho fatto ho ricevuto grandi grazie, e ho lo Spirito anch'io. Questo lo dico per chi crede che perde ad accettare che può essere buono l'insegnamento della Chiesa Cattolica, del suo Catechismo, anche se di sicuro son d'accordo che ci sono molti esempi non buoni in essa, e spesso una fedeltà al messaggio evangelico poco apostolica. Ma ci sono anche i buoni e i semplici e ci sono dentro anche movimenti come il Rinnovamento nello Spirito Santo, di cui faccio parte, che cercano di seguire sul serio il Vangelo e che usano i carismi e lasciano che lo Spirito Santo agisca. Certo la posizione degli evangelici non è tanto male (non la giudicherei eretica, solo troppo intransigente) e se siamo poco santi noi si può giustificare in molto, però è sempre una visione parziale delle cose che impedisce la totalità della salvezza, ad esempio data dalla potenza della Carne di Cristo di cui possiamo cibarci ad ogni Messa, nella Eucarestia. Miracoli eucaristici ce ne sono stati tanti, del pane che è diventato Carne, di Sangue uscito dalle particole, ecc. Se Gesù ha detto “Questo è il mio corpo che è dato per voi, fate questo in memoria di me” (Lc 22, 19), queste sono le parole, sono semplici, perché avrebbe dovuto parlare in linguaggio figurato e non secondo realtà? È il Dio che ha creato tutto, tutto è fatto per mezzo di Lui, ha detto che avremmo avuto bisogno di mangiare della Sua Carne e del Suo Sangue per avere la vita eterna, ha dato la Sua vita per noi in croce (poteva forse darsi in un modo diverso? Per miliardi di persone?), e come Dio dovrebbe avere difficoltà a donarsi per mezzo del Pane e del Vino di cui ha detto di continuare a fare questo in memoria di Lui? “In verità, in verità vi dico, voi mi cercate non perché avete visto dei segni, ma perché avete mangiato di quei pani e vi siete saziati. Procuratevi non il cibo che perisce, ma quello che dura per la vita eterna, e che il Figlio dell'uomo vi darà. Perché su di lui il Padre, Dio, ha messo il suo sigillo" (Gv 6, 26-27). Se ha detto che ce lo avrebbe dato, anche lo ha dato, Lui è una persona di Parola. Se ha detto che è cibo che dura per la vita eterna e non cibo che perisce, non è solo un segno. Insomma, c'è anche la chiarezza limpida nella Sacra Scrittura che quel pane è veramente il Corpo di Gesù. E io lo dico come persona che per un mese (vado da anni ogni giorno a Messa) ha avuto il dono di sentire lo Spirito Santo effondersi in me dalla Eucarestia che avevo sulla lingua. San Paolo non aveva forse parlato su di essa quando parla di discernere su cosa si sta ricevendo o che c'erano parecchi malati in una comunità perché si viveva il momento eucaristico come una cosa tra le altre? Egli dice “Perciò chiunque in modo indegno mangia il pane o beve il calice del Signore, sarà reo del corpo e del sangue del Signore. Ciascuno, pertanto, esamini se stesso e poi mangi di questo pane e beva di questo calice; perché chi mangia e beve senza riconoscere il corpo del Signore, mangia e beve la propria condanna. È per questo che tra voi ci sono molti ammalati e infermi, e un buon numero sono morti” (1Cor 11, 27-30). è cosa chiara e non lascia spazio ad illusioni.
E che Maria sia grandemente onorabile lo dimostra che è la donna descritta da Giovanni nel capitolo 12 dell'Apocalisse. Gli evangelici, visto che devono rimanere in linea con la loro idea, dicono che è Israele, che è una metafora di Israele. Ma perché Israele dovrebbe essere incinta e con le doglie del parto e partorire un figlio destinato a governare tutte le nazioni? E perché dovrebbe essere Israele ad essere quella donna vestita di sole, ovvero di Spirito Santo, quando è Maria che è stata riempita dallo Spirito Santo nella Pentecoste insieme agli apostoli, rappresentati appunto dalle dodici stelle che sono sulla sua testa? Perché dovrebbe essere vestita di sole Israele che ha rifiutato Gesù e Lo ha condannato e Lo ha ucciso e ha detto “il Suo Sangue ricada su di noi e sui nostri figli” (Mt 27, 25)? Perché dovrebbe essere Israele che è macchiata di Deicidio? Perché dovrebbe essere Israele che da duemila anni, anche se per millenovecento è stata in diaspora ovunque, continua a credere che la benedizione e la preferenza di Dio sia l'avere soldi e potere politico? È Maria invece, tanto onorabile e preziosa e rispettabile che Gesù sulla Croce la ha data all'unico che ha saputo stare vicino alla croce nell'ora della prova, Giovanni, e non in un altro momento, per esempio dopo risorto, a tutti gli apostoli riuniti, e La ha data Madre in maniera solenne. E il fatto che era solenne vuol dire che era un insegnamento, che non aveva solo significato che Giovanni si sarebbe dovuto occupare di Lei.
Non è forse la persona che ha fatto sempre la Volontà di Dio? Gesù ha detto che chi fa la volontà di Dio gli è fratello, sorella, madre. Dunque se Maria è arrivata a poter essere madre di Gesù addirittura fisicamente non può non essere una che ha fatto la volontà di Dio. Ma se ha fatto la volontà di Dio, e ha vissuto con Gesù trent'anni, perché avrebbe dovuto smettere di farla? Sapete cosa è avere Dio in casa ogni giorno? Maria di certo ha avuto il pensiero che a Dio faceva piacere lo stato di verginità, visto che è secondo la profezia, e quando hai Dio in casa e delle responsabilità enormi non è che ti metti a dire “adesso mi comporto come tutti e con Giuseppe avrò altri figli”. “Destatosi dal sonno, Giuseppe fece come gli aveva ordinato l'angelo del Signore e prese con sé la sua sposa, la quale, senza che egli la conoscesse, partorì un figlio, che egli chiamò Gesù. (Mt 1, 24-25). Ci son traduzioni e traduzioni, ma qui si voleva mettere in evidenza che Gesù è nato da Maria senza che Giuseppe conoscesse Lei, non che poi la ha conosciuta tranquillamente. Non riesco ad immaginare Giuseppe che dopo aver avuto il sogno con l'angelo e aver capito di aver Dio in casa per il resto della sua vita, si muove con Maria come una qualunque persona del mondo. Deve aver detto “Questa è una donna preziosissima per Dio, e Lui ha voluto avere per mezzo di Lei il Suo Figlio. Devo allora trattarla con riguardo e delicatezza perché sono responsabile davanti a Lui”. Si chiama Timor di Dio. Se la Chiesa ha tramandato che Giuda e Giacomo di Alfeo (lo dice il nome che è nelle Scritture) i due apostoli, e Simone e Giuseppe sono suoi cugini, non è un'invenzione perché la devozione ai due apostoli nella Chiesa c'è stata fin da subito e hanno tramandato che Giuda e Giacomo erano Suoi cugini. D'altronde, perché Gesù avrebbe dovuto affidare a Giovanni Sua Madre mentre era in croce, il quale da quel giorno la prese in casa con lui, se c'erano altri quattro fratelli più sorelle in grado di tenerla e pensare a Lei? Era di questi la priorità se fosse come gli evangelici interpretano. E invece Maria è semplicemente la donna che ha fatto la volontà di Dio in tutto, l'unica persona che nella Bibbia sia mai stata lodata e venerata da un angelo, la donna che ha ricevuto lo Spirito Santo e che gli è stata fedele in ogni Sua ispirazione, fino a diventare la donna vestita di sole da tanto ne è piena e da tanto perfetta è stata la sua condotta. “Chi salirà il monte del Signore, chi starà nel suo luogo santo? Chi ha mani innocenti e cuore puro, chi non pronunzia menzogna, chi non giura a danno del suo prossimo. Egli otterrà la benedizione dal Signore, giustizia da Dio sua salvezza” (Sal 22, 3-5), e Maria ha ottenuto benedizione e giustizia non solo per se stessa ma per tutto il mondo, quanto puro deve essere stato allora il suo Cuore, quanto pieno di amore e timore di Dio? Lei era così piena di Dio, già prima di ricevere il dono dello Spirito Santo al Cenacolo dopo la Passione, che il primo miracolo di Gesù è nato per intercessione di Lei, e non è un caso, perché se Lei non fosse importante il momento di manifestazione della gloria di Gesù non sarebbe avvenuto per intercessione di Lei. Dio le cose le fa bene, fino ai minimi particolari, e non trascura nulla, non c'è nulla di casuale.

Ciò che ho scritto anche sulle altre confessioni cristiane lo trovate nel sito www . potenzadellacroce . net (senza spazi) al capitolo sulle altre confessioni cristiane e religioni. Questo non lo avevo inserito, e penso che entrerà nel libro presto.

Edited by OscarLepore - 14/1/2011, 20:54
 
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Giuseppe Rai
view post Posted on 17/1/2011, 00:09




Alcune riflessioni sul discorso del Fratello Oscar...
Partiamo da ciò che accomuna le tre fedi cristiane (Ortodossi, Cattolici e Protestanti): la Bibbia. Nella Bibbia troviamo tutto ciò che serve per piacere a Dio, ossia per essere dei buoni cristiani, sia dal punto di vista teologico che etico.
La Bibbia è stata ispirata da Dio mediante lo Spirito Santo (SS), (non dettata) attraverso gli scritti di diversi uomini, in diverse epoche, ed è perciò una testimonianza credibile, come è detto: “Ogni parola sarà confermata dalla bocca di due o tre testimoni" (2 Co 13:1), infatti la testimonianza di uno solo può anche essere ispirata dal diavolo, che al pari dello SS si diverte a parlare agli uomini per confonderli, ma quando la stessa testimonianza di Dio è concordemente data da più testimoni, in luoghi e tempi diversi, essa è veritiera.
Proprio nelle diverse testimonianze della Bibbia, una volta “depurate” dagli stili letterari dei rispettivi testimoni, e dalle circostanze locali in cui esse furono rese, troviamo quella che è la volontà dell'ispiratore, ossia Dio; ed essa è unica e concorde per tutta la Scrittura.
Leggiamo la Bibbia con la guida dello SS e comprenderemo la perfetta volontà di Dio; certo lo faremo per gradi, col procedere della nostra conoscenza e maturazione spirituale (cammino di fede), ma se ci accostiamo ad essa con cuore sincero, lo SS ci guiderà alla comprensione che ci necessita in quel momento, sempre e comunque.
Nella Scrittura troviamo i precetti e i comandamenti di Dio, attraverso i quali lui ci fa conoscere la sua volontà; questi ci chiedono di fare o non fare alcune cose, ma alcuni precetti sono più importanti di altri, nel senso che mentre Dio si dispiace e soffre ogniqualvolta noi non ci atteniamo ad essi, dimostrando così il nostro poco amore nei suoi confronti, in alcune circostanze Dio si arrabbia e arriva a scatenare la sua ira di fronte ai nostri peccati.
Fin dall'AT ciò che più scatenava l'ira di Dio, anche contro il suo Popolo Santo, Israele, era la violazione del primo comandamento: “Non avere altri dèi oltre a me!” (Deut 5:7)
Dio è un dio geloso, come è più volte testimoniato nella Bibbia, che non sopporta essere affiancato da altri déi (falsi déi, ossia i demoni, o gli antichi angeli caduti compagni di Satana), né sopporta di essere messo in concorrenza con nessun altro, falsa divinità o uomo elevatosi a rango di pseudo divinità che sia! Dio non ha esitato a punire pesantemente prima Israele e poi Giuda, mandandoli schiavi in esilio (Assiria e Babilonia) per il loro tradimento, così come ha punito il suo popolo innumerevoli altre volte per il loro peccato di “paganesimo”; proprio perché lui è un dio geloso che ama alla follia i suoi figli e non sopporta di essere tradito. Ma Dio non ama nemmeno che l'uomo usurpi la gloria divina che spetta solo a lui; se ne accorse re Erode Agrippa quando dopo aver fatto uccidere l'Apostolo Giacomo, teneva un iscorso alla folla e: "...il popolo lo acclamava: -Voce di un dio e non di un uomo!- In quell'istante un angelo del Signore lo colpì, perché non aveva dato la gloria a Dio; e roso dai vermi morì". (Atti 12:22-23)
Dio è sempre lo stesso, ieri oggi e domani; se leggiamo bene la Bibbia (tutta e non solo i passi che a volte ci fanno più comodo!) scopriamo che il Dio dell'AT è molto più amorevole di quanto non ci appaia a prima vista, così come quello del NT è più severo di quanto noi solitamente siamo indotti a pensare dopo la venuta di Gesù Cristo.
Sia che noi non vogliamo far soffrire Dio con le nostre trasgressioni, sia che non vogliamo scatenare la sua ira con i nostri peccati più gravi, mettendo alla prova la sua infinita pazienza e benevolenza, dobbiamo comunque sempre evitare di metterloin concorrenza con altri presunti dèi, sia di mettere l'uomo al di sopra di lui!
Uno solo è degno di adorazione, venerazione e lode, e questo è Dio Padre, Figlio e SS! Qualsiasi altra forma di culto è contrario alla sua volontà e fa soffrire Dio, che vede messa in discussione la sua figura di Unico Creatore, fino a scatenare (eventualmente) la sua ira quando la misura della sua pazienza è colma.

La disquisizione tra adorazione e venerazione, utilizzata dai cattolici per giustificare il culto reso ai Santi e alla Madonna (ma anche agli angeli Michele e Gabriele, altre creature non divine, benché celesti), è un sofisma che non trova fondamento, né giustificazione nella Scrittura, perché tale pratiche rientra proprio tra quelle contrarie al volere di Dio.
I Santi nella concezione Evangelica sono tutti i credenti, per il semplice motivo che chi crede è salvato e quindi è anche “Santo” (la Comunione dei Santi è quindi l'insieme dei credenti); tuttavia, nella concezione cattolica essi sono soltanto quei credenti che hanno raggiunto una perfetta comunione con Dio, e attraverso i quali Dio manifesta la sua grandezza e la sua gloria operando a testimonianza degli altri.
I Santi sono in ogni caso dei testimoni di Dio nei confronti dei non credenti, affinché questi vedendo la loro condotta si convertano anch'essi. Non hanno nulla di divino in questo, né compiono atti divini (miracoli) da loro, ma è sempre e solo Dio che concede loro tale potere. La Bibbia dice chiaramente che chi crede in Dio e fa la sua volontà sarà in grado di compiere opere grandi agli occhi del mondo, le stesse che faceva Gesù Cristo e anche di più grandi. Ecco che allora i Santi sono degli ottimi testimoni, o se vogliamo “esempi da seguire”, ma non certo una sorta di divinità minori da venerare!
Lo stesso dicasi per Maria, la Madonna, che è certamente una Santa, ma non per questo ha natura divina. Non era una novità per Israele che una donna fosse destinata a portare un Salvatore per il suo popolo (vedasi Anna madre di Samuele, che nella Bibbia con il suo cantico, precede quello di Maria madre di Gesù - Sam 2:1-10); è certo un grande onore essere la madre terrena del Figlio di Dio, ma lei era una umile serva, vergine, che è servita ed ha servito Dio, non certo una divinità come vorrebbe farla passare oggi la chiesa cattolica; dico oggi perché nei primi secoli e ancor più nei primi anni dopo la morte di Cristo, nessuno ha mai attribuito a Maria un ruolo particolare. Così come Anna si è ritirata in buon ordine dopo aver dato la luce a Samuele, così è avvenuto per Maria, che dopo aver concepito Gesù secondo lo SS, ha datto alla luce altri figli e figlie con il suo sposo Giuseppe, questi concepiti secondo la carne, e ha poi seguito con tutta la famiglia il figlio maggiore, Gesù, fin sotto la croce dove lo stesso ha detto al suo discepolo Giovanni di prendersi cura di lei: “Donna, ecco tuo figlio! Poi disse al discepolo : -Ecco tua madre!- e da quel giorno il discepolo la prese in casa sua”.(Giov 19:26-27)
Il ruolo di Maria nella vicenda di Gesù finisce lì, altro che venerazione di Maria, sua rappresentazione della Chiesa e madre dell'umanità! Se soltanto gli Apostoli avessero pensato che lei avesse avuto un qualche ruolo, dopo che loro avevano pubblicamente riconosciuto che Gesù era il Cristo Figlio di Dio, certamente le avrebbero riservato un ben altro trattamento, invece né l'Apostolo Pietro, né tanto meno l'Apostolo Paolo nelle sue numerose lettere vi fa mai cenno, ne invita nessuno dei primi cristiani a pregare la Madonna perché facesse qualche miracolo o intercedesse presso suo figlio per avere un intervento divino!
In buona sostanza noi Evangelici ci limitiamo a pregare Dio: Padre, Figlio e SS, perché così ci dice di fare la Bibbia, ossia le testimonianze dei primi cristiani, e accettiamo il credo Niceno-Costantinopolitano perché in esso è stata definita la base delle fede cristiana; quello che è stato aggiunto dopo (spesso secoli dopo!) e che contraddice di fatto quello che dice la Bibbia e tale confessione di fede, non può essere accettato da noi evangelici come proveniente da Dio, e questo non perché Dio non abbia la potestà di ispirare ancora gli uomini con il suo SS, ma semplicemente perché queste ispirazioni successive per essere autentiche dovrebbero confermare quelle precedenti, com'è di tutta la Bibbia, non certo smentirle o sovvertirle. Sarebbe infatti ben strano che Gesù Cristo abbia detto: “Non pensate che io sia venuto per abolire la legge o i profeti; io non sono venuto non per abolire, ma per portare a compimento.” (Mt 5:17), mentre pochi anni dopo di lui arrivi lo SS e dica: “Guardate che Gesù Cristo e Dio Padre ci hanno ripensato: io sono venuto ad abolire, togliere ed aggiungere alla Bibbia per creare la tradizione della Chiesa!”

Allo domanda che si fa il fratello Oscar sul perché Dio abbia permesso il diffondersi di tali interpretazioni per così tanti secoli, se non erano da lui, possiamo rispondere in modo molto semplice; prima di tutto Dio ha richiamato in più d'una occasione la Chiesa a correggere i suoi errori in materia di fede, una delle quali è stata proprio attraverso Martin Lutero, grazie al quale quei cristiani che oggi sono conosciuti come “Evangelici” si sono ravveduti dai loro errori e hanno abbandonato le pratiche delle varie venerazioni dei Santi, delle reliquie e di quant'altro espressamente vietato nella Scrittura;
sul fatto poi che se i cattolici pregando Maria e i Santi vadano all'inferno, io non voglio certo essere così drastico, perché il giudizio spetta a Dio soltanto. Io mi limiterei a dire questo: i genitori amano i propri figli, sia che essi siano buoni, ubbidienti ed amorevoli, sia che essi siano cattivi, disubbidienti e abituati a fare di testa loro. Certo ogni genitore preferirebbe avere figli del primo tipo, e farà di tutto per insegnargli a fare bene. Come figlio poi, se so che qualcosa dispiace ai miei genitori dovrei evitare di farla, se voglio dimostrare loro il mio amore, ma se per qualche motivo continuo a volergli disubbidire, beh, non sarà per questo che i miei genitori mi rinnegheranno come figlio... almeno fino a quando loro avranno la paterna speranza che io mi penta dal mio errore!
Tutto questo discorso però parte ancora una volta da un travisamento di fondo che i fratelli cattolici commettono, quando stravolgono il senso della Scrittura per adattarla alla dottrina della Chiesa, invece di conformare la dottrina della Chiesa (cattolica) alla Bibbia.
La Chiesa Cattolica è vista come l'indispensabile dispensatrice della grazia di Dio: “fuori dalla Chiesa (cattolica) non c'è salvezza”, affermano i cattolici; noi Evangelici diciamo piuttosto: “lontano dalla grazia di Dio non c'è salvezza!”
La Bibbia testimonia che la salvezza è un dono di Dio, che noi possiamo ottenere soltanto per grazia per mezzo della fede in Cristo: ho creduto e sono stato salvato. Le c.d. “opere” tanto importanti per la salvezza di un cattolico, per noi evangelici sono soltanto la conseguenza della fede.
Abbiamo perciò due percorsi diversi.
Per i cattolici la salvezza avviene in quest'ordine: 1)ho creduto in Cristo, 2)ho operato bene, 3)ho ottenuto la salvezza;
per noi evangelici invece la salvezza segue quest'altro percorso: 1)ho creduto in Cristo, 2)sono stato salvato, 3)ho operato bene!
Ossia è la sola fede in Cristo che mi ha aperto le porte della salvezza; una volta salvato la mia gioia mi spinge ad operare bene nei confronti di Dio e del prossimo, non perché se non lo faccio non sono più salvato, ma proprio perché sono grato a Dio della mia salvezza, dimostro a lui la mia gratitudine!
Certo la fede "...se non ha opere, è per se stessa morta" (Gm 2:17) dice l'Apostolo Giacomo, ma questo non sta a significare che se non ho le opere non ho la salvezza, ma piuttosto che se non ho le opere che dimostrano la mia vera fede, in verità non ho nemmeno la fede, ossia la mia fede è falsa, inefficace, senza valore, ossia “morta”.
Allo stesso modo le opere senza la fede, perché compiute da un non credente, non servono da sole alla salvezza perché si può operare bene anche senza credere in Dio, ma questo non salva da solo, proprio perché è la fede che salva, non le opere, che pure seguono la fede.

Parlando si salvezza salta fuori uno strano posto: il Purgatorio! La Bibbia non ne parla; forse Dio l'ha inventato soltanto dopo che la Bibbia era già stata finita di stampare! Scherzi a parte, il purgatorio tanto caro ai cattolici, ma sconosciuto agli evangelici, in verità esiste, e forse è l'unico posto concreto della trilogia dantesca: Inferno, Purgatorio e Paradiso; concreto nel senso che lo vediamo tutti i giorni perché ci viviamo dentro. Dopo la cacciata d'Adamo dal Paradiso terrestre, non siamo stati precipitati nell'inferno, ma certamente nel purgatorio sì! E' qui sulla terra che dobbiamo scontare i nostri peccati, temporaneamente lontani dal nostro Creatore, sempre in balia di Satana che ci tenta e vorrebbe in ogni modo tirarci giù all'inferno con lui, finché è in tempo. Cristo però è venuto a graziare tutta l'umanità dal peccato di ribellione di Adamo, e chi lo accoglie ecco che ha già in tasca il biglietto per il Paradiso. Se però preferiamo non accettarlo, ossia non vogliamo metterci nelle sue mani e fare la sua volontà, Satana è pronto a portarci con sé all'inferno.
Capisco che per la Chiesa cattolica sia duro accettare questo perché, dovendo soddisfare un'ampia platea di persone che la foraggiano a vario titolo, persone che forse qualche problema a conformare la loro vita a Cristo con tutto il loro cuore, e diventare “Santi” fin da subito, come ci chiede Dio, ce l'hanno, bisogna trovare una soluzione che non li allontani dalla Chiesa (anche se forse da Dio si sono già allontanati...), e allora oltre ai Santi e a Maria che intercedono, alle indulgenze che la Chiesa cattolica dispensa ancora (alla faccia di Lutero!), alle preghiere per i defunti, morti in una condizione di “(mezzi) peccatori”,...ecco che l'idea di un purgatorio dopo la morte è un comodo espediente per salvare capra e cavoli.
Noi evangelici però preferiamo rimanere fedeli alla Bibbia e credere che il vero purgatorio sia in questa vita, su questa terra, e che dopo ci aspetta soltanto il paradiso (o l'inferno). Anche se la misericordia di Dio può rendere tutto possibile, tuttavia meglio non rischiare, e non far rischiare gli altri che vedono in noi (uomini religiosi, sacerdoti, pastori o quant'altro) le loro guide, soprattutto!

I miracoli poi; secondo la Chiesa cattolica li fanno sopratutto (se non esclusivamente) i morti! Se il fratello ...ha frequentato i gruppi carismatici come dice, di miracoli ne dovrebbe aver visti molti; almeno nei gruppi carismatici evangelici le guarigioni miracolose sono all'ordine del giorno, forse un po meno nelle chiese protestanti storiche, ma la sostanza è che Dio fa molti miracoli ogni giorno, ed è sempre e soltanto lui a farli, sia pure attraverso gli uomini che lo amano e a cui lui ha concesso questo potere / compito. Non sono mai gli uomini che hanno il potere di fare miracoli, come ho già detto, ma è sempre un dono di Dio!
Per i cattolici questo dono l'avrebbero i santi morti, che vengono appunto santificati quasi sempre per aver fatto miracoli per intercessione. Nella Bibbia i miracoli sono opera di Dio tramite i vivi, mentre le invocazione dei morti sono una pratica condannata perché mette in comunicazione con i demoni non con i defunti, perciò, ad essere proprio cattivi, verrebbe da pensare che quando un miracolo avviene dopo aver pregato un morto, e non Dio, sia in realtà Satana che concede il miracolo per distrarre il fedele da Dio! Gesù ci mette in guardia contro questi falsi miracoli e altrettanto falsi santi quando ci dice: "Molti mi diranno in quel giorno: -Signore, Signore, non abbiamo noi profetizzato in nome tuo e in nome tuo cacciato demoni e fatto in nome tuo molte opere potenti?- Allora dichiarerò loro:-Io non vi ho mai conosciuti; allontanatevi da me malfattori!-" (Mt 7:22-23). Concediamo tuttavia il beneficio del dubbio anche in questo caso, visto l'amore di Dio per i suoi figli, è possibile che lui sopporti anche questa strana pratica che va contro la sua volontà.
La domanda che però viene spontanea da fare ai cari fratelli cattolici è questa: se la Bibbia ci dice che chi ha creduto in Cristo è salvato e diventa un figlio di Dio, e ci dice anche che qualunque cosa noi chiederemo con fede nel suo nome (di Gesù), il Padre Nostro Celeste ce la concederà, che bisogno abbiamo di chiedere qualcosa ad un servo della casa, se conosco il padrone di casa, anzi se sono anch'io uno dei figli del padrone di casa, ossia di Dio?
Ammesso che Dio esaudisca anche le richieste che noi formuliamo tramite le intercessioni dei c.d. Santi e della Madonna, che vantaggio ne ho a rivolgermi a loro, se le stesse cose le posso ottenere direttamente da Dio Padre per mezzo di Gesù Cristo?
Mistero! Oh forse no; non sarà perché il rapporto diretto credente-Dio bypassa la Chiesa Cattolica, intesa come gerarchia e istituzione terrena, e quindi di fatto libera i fedeli cattolici dal giogo-controllo del papa e dei suoi cardinali, come è successo cinque secoli fa con i protestanti di Lutero?!
Mi rendo conto che sono proprio cattivo a pensarla cosi male eh?!

In verità credo che il nostro fratello Oscar nella sua riflessione dimostri di essere una persona sinceramente devota al Signore, ma anche una persona che si pone delle domande, e questa è la prima importante premessa per poter crescere nella fede in Cristo. La religione è dogmatica, quando la fede è libera, e va lasciata crescere mettendosi sempre nelle mani di Dio, perché è lui che ci guida facendoci fare ogni volta il passo adeguato alla lunghezza della nostra gamba, però sempre secondo quanto è testimoniato dalla Scrittura.
A volte noi evangelici è vero siamo troppo intransigenti, arrivando al fondamentalismo, che è altrettanto lontano da Dio come lo è il dogmatismo cattolico; così pecchiamo anche noi d'orgoglio, pensando che per aver accolto l'invito di Dio fattoci cinque secoli fa, ad abbandonare le superstizioni e le pratiche contrarie alla volontà di Dio, questo ci sia valso quale una sorta di “merito” (molto cattolico) nei confronti di Dio, e in questo sbagliamo sicuramente.
Tutti dobbiamo sottometterci alla volontà di Dio, come lui ce la fa comprendere ad ognuno di noi, senza inorgoglirci e pensando sempre che anche quando crediamo di aver fatto il nostro dovere, non siamo altro che servi inutili, e come tali non vantiamo alcun credito nei confronti di Dio.
Ecco il vero potere della grazia di Dio che ci viene soltanto per mezzo del suo amore attraverso la fede in Gesù Cristo.

 
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OscarLepore
view post Posted on 17/1/2011, 15:00




Ma guardi, quando c'è umiltà la cosa va già bene, perché almeno ci si pone nella posizione di persone che si fanno domande.
Tuttavia io ho preso passi biblici per spiegare che secondo la Bibbia certe cose son buone, quindi visto che li ho saputi spiegare in maniera logica, l'umiltà dovrebbe portarvi a dire "la verità può/potrebbe essere anche la". Infatti sul passo di san Paolo sul Purgatorio si è passato oltre dicendo che non ci sono passi biblici nella Bibbia riguardo il Purgatorio. Sul pensiero logico che se Gesù avendo quattro fratelli più sorelle è cosa strana che mentre è in croce dà Sua Madre a Giovanni dicendo "Donna, ecco tuo figlio", dandogli una posizione di primo posto, e poi a lui "figlio, ecco tua Madre", e lui da quel giorno la prese con se in casa sua (quando avrebbero potuto benissimo continuare a tenerla i suoi quattro fratelli e le sorelle come avrebbero già fatto fino allora), su questo ci è passati velocissimi evitando di farci una riflessione. Con me non potete farle queste cose perché io mi accorgo. In questo caso infatti io ho posto le mie riflessioni basate sulla Parola di Dio che ho riportato, lei ha dato solo le sue idee di cui è convinto ma non più con la Parola di Dio a poter avvalorare la sua idea. Dovreste riuscire a dare altre spiegazioni logiche e credibili su queste Parole della Bibbia per poter dire "è questa la cosa da credere". Anche sulle Parole della Lettera di San Paolo sul fatto che non bisogna accostarsi al Pane e al Vino indegnamente perché altrimenti si ha commesso peccato verso il Corpo e il Sangue del Signore non avete risposto. Potete dire le vostre idee, ma se la Bibbia ha dei passi che non sono più d'accordo con le vostre idee, e adesso li avete conosciuti (se non li conoscevate), non potete più dire che voi avete le idee giuste sulla Bibbia. Dovreste riuscire a dare una spiegazione logica di QUESTI passi. E anche sulla donna vestita di sole non avete le idee chiare. L'unica cosa su cui potete dire di avere ragione è che non si può rivolgere a nessun altro la propria preghiera, perché lo dice la Scrittura, però i motivi per cui non è così idiota farlo lo ho spiegato, e ho trovato anche qualcosa che spiega la Comunione dei Santi.
Sulla comunione dei Santi Gesù dice che "Il regno dei cieli si può paragonare a un granellino di senapa, che un uomo prende e semina nel suo campo. Esso è il più piccolo di tutti i semi ma, una volta cresciuto, è più grande degli altri legumi e diventa un albero, tanto che vengono gli uccelli del cielo e si annidano fra i suoi rami" (Mt 13, 31-32). Chiedevo l'altroieri a Dio se c'è un passo della Bibbia che parla della Comunione dei Santi perché non sapevo come aiutare a far capire che è una cosa secondo Dio e che non è un'invenzione nostra e mezz'ora dopo averlo chiesto, mentre facevo le mie cose, improvvisamente mi è entrato il pensiero di questo passo e il suo significato chiaro, senza ragionarci. Esso vuol dire che quando uno crede nel Regno di Dio proposto da Gesù finisce per crescere ogni giorno nella conoscenza e comprensione di questo regno, comprensione non solo filosofica ma data proprio dalla vita quotidiana di ogni giorno, (voi ne avete un esempio nelle riunioni di preghiera in cui si manifestano anche miracoli) e che quando questa comprensione (conversione al Regno di Dio) è diventata grande, pure gli "uccelli del cielo", gli abitanti del Cielo, vengono dove c'è questa fede immensa ed entrano in rapporto e aiutano. Non c'è altra spiegazione, altrimenti Gesù non lo avrebbe detto. Conoscete altri "uccelli del cielo" che potrebbero entrare in questo? Oppure quel granello di senapa non è più la fede personale? E Dio che è Onnisciente, Onnipotente, Onnipresente, avendo a che fare con un uomo di buona volontà che desidera solo che tutti lo amino fino ad ardere per Lui, riuscite a pensare che avrebbe risposto così alla mia preghiera? Riuscite a pensare che si sarebbe comportato così quando questo poteva essere una chiara e semplice spiegazione logica, data con una semplicità da bambino, se questo è una cosa che fa male alla fede e porta le persone in una strada che fa male? Io sono uno per cui la Verità è più importante di qualsiasi altra cosa, e il Signore mi aiuta sempre in questo. Ma la testimonio come verità sicura quando ho la Parola che lo dice. Ad esempio io sulla Assunzione di Maria non dico che non potete credere che non sia vero, su quello non c'è una Parola che parla di questo. Su questo potete credere quello che volete. Io comunque so che nella dottrina della Chiesa di Pietro non può esserci infiltrazione del maligno. "E io ti dico: Tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia chiesa e le porte degli inferi non prevarranno contro di essa. A te darò le chiavi del regno dei cieli, e tutto ciò che legherai sulla terra sarà legato nei cieli, e tutto ciò che scioglierai sulla terra sarà sciolto nei cieli"" (Mt 16, 18-19). Io sto parlando della dottrina della Chiesa, non sto parlando dei fedeli, anche sacerdoti spesso, che hanno le loro idee personali. I protestanti sono una chiesa fondata su Lutero, la Chiesa Cattolica è invece la sola chiesa che può dirsi fondata su Pietro. C'è tanto di marcio e di peccati, non c'è povertà presso Papa e vescovi, c'è gente che non vorrei neanche che ci fosse nella Chiesa, ma è la Chiesa fondata su Pietro e sulla sua dottrina di duemila anni di esperienza non possono prevalere le porte dell'inferno, ovvero le idee che portano agli inferi e non al Cielo. è Parola di Gesù e parla di Chiesa (ovvero associazione di persone), fondata su di lui.
"È in Cristo che abita corporalmente tutta la pienezza della divinità, e voi avete in lui parte alla sua pienezza" (Col 2, 9-10). Se abbiamo parte con Lui della Sua Divinità vuol dire che in parte, per grazia Sua, per dono Suo e per nostro accoglimento di essa, siamo divini, altrimenti non saremmo figli di Dio ma uomini. La grazia è la divinità che ci è donata. Se si è figli di Dio, si ha qualcosa di Dio in sé, altrimenti come saremmo figli? Allora essere figli di Dio vuol dire essere divini in qualcosa, anche se non nella pienezza. La Sacra Scrittura usa questo termine, parla di divinità che Gesù ha condiviso con chi crede in Lui. è solo un nutrimento solido, io non bevo solo latte spirituale. Ma una volta credevo che anche chiedere troppo la sapienza o altri doni a Dio potesse essere una cosa che gli dava fastidio, e che avesse mille altre cose da fare. Poi ho capito che se voglio essere d'aiuto al mondo devo preoccuparmi anche della mia crescita spirituale. Io chiedevo solo per gli altri. Da quando chiedo questi doni è cambiato tutto con gli altri, e non poco. Eppure era una cosa che nella mia fede personale non credevo giusta. è un morire a se stessi.
Dovete usare la Parola di Dio se volete dare risposte che si possono credere, altrimenti restano opinioni. Parola di Dio e testimonianze, altrimenti è solo ragione, anche se può avere molte idee buone.
Io credo che voi evangelici vi fidate troppo di Lutero, ma per quanto avesse delle idee giuste Gesù ha detto che non si può avere frutti buoni da un albero cattivo. Eppure Lutero ha ottenuto scisma che ha sviato milioni di persone che hanno dubbi su quale è la giusta posizione, che dicono "o è giusta una, o è giusta l'altra, o non c'è neanche motivo di credere, visto che c'è chi dice una cosa chi l'altra (atei di oggi)" (voi potete pensarla cosa buona, ma Gesù ha detto "Non prego solo per questi, ma anche per quelli che per la loro parola crederanno in me; perché tutti siano una sola cosa. Come tu, Padre, sei in me e io in te, siano anch'essi in noi una cosa sola, perché il mondo creda che tu mi hai mandato. Io in loro e tu in me, perché siano perfetti nell'unità e il mondo sappia che tu mi hai mandato e li hai amati come hai amato me." (Gv 17, 20-21.22). Quindi persa l'unità si è usciti ALMENO da questa volontà di Gesù, e questo è un frutto cattivo non proprio piccolo). Se Lutero ha dato dei frutti cattivi, perché dovrei fidarmi di lui più di uno come san Francesco, che non ha fatto nessun frutto cattivo, e che invece di alzare il dito verso gli sbagli degli altri, dei sacerdoti, della Chiesa, si è preoccupato lui di fare meglio degli altri e di seguire ogni passo del Vangelo, e ha migliorato la Chiesa da dentro come persona che la vuole più santa, non come persona che la guarda da fuori disprezzandola e pensando che sia tutto male in essa.
Prima di tutto si segue la verità, poi le proprie idee. Potete essere insicuri su alcune cose ma non potete esserlo su tutte.
Pace e gioia! Spero di esservi stato utile.
Oscar Lepore

Edited by OscarLepore - 17/1/2011, 15:45
 
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OscarLepore
view post Posted on 19/1/2011, 19:46




Ecco il testo che ho inserito nel mio libro poiché è una cosa che mancava (e non ho intenzione di fare ulteriori modifiche perché ora me lo pubblicano).

Gli evangelici credono che noi abbiamo comportamenti eretici e fuori dall'insegnamento della Sacra Scrittura, poiché veneriamo Maria e le chiediamo grazie, e altre cose. Intanto la dottrina della Chiesa Cattolica, la chiesa che è fondata su Pietro, non può avere in sé dottrine eretiche, e soprattutto dottrine che portano agli inferi, perché Gesù ha detto "E io ti dico: Tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia chiesa e le porte degli inferi non prevarranno contro di essa. A te darò le chiavi del regno dei cieli, e tutto ciò che legherai sulla terra sarà legato nei cieli, e tutto ciò che scioglierai sulla terra sarà sciolto nei cieli" (Mt 16, 18-19). Se dice che le porte degli inferi non prevarranno contro la chiesa fondata su Pietro, vuol dire che non può esserci nella fede comune della Chiesa Cattolica mai alcuna cosa che apre le porte dell'inferno. Ci possono essere falsi servi di Cristo ma non eresie. Una chiesa che è nata negli ultimi secoli e che non fa parte della Chiesa Cattolica nelle sue idee non può dire di essere fondata su Pietro, solo la Chiesa Cattolica può dire questo, è la sola chiesa fondata su Pietro. Gesù non avrebbe parlato di chiesa fondata su Pietro se avesse voluto intendere tutti i credenti in Lui anche con fedi diverse, perché il fatto che abbiamo idee diverse in cui di sicuro da qualche parte si sbaglia, e che ci confutiamo tra di noi, significa che sono chiese diverse, infatti essere chiesa insieme vuol dire aderire alla fede comune. Quindi dare degli eretici ai cattolici perché pregano il Rosario quando la stessa Parola in cui gli evangelici dicono di credere dice che non è così la cosa, che non ci può essere una dottrina falsa nella Chiesa di Pietro, è una bestemmia contro lo Spirito Santo; forse in certi casi piccola, forse non abbastanza grande da portare a perdersi se l'atteggiamento è umile, di persona non riesce a capire, a vederci chiaro, ma è e resta una bestemmia. Si viene salvati sicuramente per altri motivi ma in quella cosa non si ha perdono, se si resta su quella idea. Questa è l'ennesima dimostrazione che è la Chiesa Cattolica quella che ha in sé la pienezza della salvezza e che aderire al suo insegnamento dà sicura salvezza. Va solo conosciuta e vissuta, ma è tra di noi che c'è più carisma se crediamo veramente alla nostra fede (il Rinnovamento nello Spirito Santo lo conferma). Inoltre quello che dice il Papa va bene sempre, perché a lui sono date le chiavi del Regno dei Cieli, e quello che lega sarà legato anche nei cieli e quello che scioglie sarà slegato anche nei cieli; c'è sicuramente salvezza in quello che dice il Papa perché le chiavi per il Regno dei Cieli le ha lui, quindi quello che dice lui dà sempre salvezza e sicurezza, anche se non lo si capisce. Solo se si trattasse di un uomo che usurpa il posto del Papa di sua volontà e forse per violenza eliminando il Papa esistente, un uomo che non è eletto dai vescovi, come ad esempio dicono molte profezie sull'anticristo, non ci sarebbe da credergli. In caso normale la sua parola è buona.

Ma se c'è chi dice che non siamo perfettamente aderenti alla Sacra Scrittura, proviamo a vedere le cose.

Sull'Eucarestia è già stato detto prima, Gesù non avrebbe detto che ci avrebbe dato un cibo che dura per la vita eterna se poi quel Pane e quel Vino che ha dato non fossero veramente Lui. Se il cibo di questo tipo avesse solamente un significato spirituale, come fare la Volontà di Dio ogni giorno, Egli non avrebbe dato il Pane e il Vino dopo aver detto quelle parole. È una cosa che farebbe confusione. D'altronde san Paolo ha detto “Parlo come a persone intelligenti; giudicate voi stessi quello che dico: il calice della benedizione che noi benediciamo, non è forse comunione con il sangue di Cristo? E il pane che noi spezziamo, non è forse comunione con il corpo di Cristo? Poiché c'è un solo pane, noi, pur essendo molti, siamo un corpo solo: tutti infatti partecipiamo dell'unico pane” (1 Cor 10, 15-17). Le parole sono chiare ed esplicite, perché dovrebbero significare altre cose? Non si può dire che la propria dottrina è quella giusta e che sono loro quelli che seguono pienamente la Bibbia, se poi si rifiuta la transustanziazione nonostante la Parola ne afferma la veridicità.

Sulla comunione dei Santi che gli evangelici confutano Gesù dice che "Il regno dei cieli si può paragonare a un granellino di senapa, che un uomo prende e semina nel suo campo. Esso è il più piccolo di tutti i semi ma, una volta cresciuto, è più grande degli altri legumi e diventa un albero, tanto che vengono gli uccelli del cielo e si annidano fra i suoi rami" (Mt 13, 31-32). Chiedevo a Dio se c'è un passo della Bibbia che parla della Comunione dei Santi perché non sapevo come spiegare agli evangelici che è una cosa buona e secondo Dio e che non è un'invenzione nostra ma una cosa data dallo Spirito Santo. Mezz'ora dopo averlo chiesto, mentre facevo le mie cose, improvvisamente mi è entrato il pensiero di questo passo e il suo significato chiaro, senza ragionarci. Esso vuol dire che quando uno crede nel Regno di Dio proposto da Gesù finisce per crescere ogni giorno nella conoscenza e comprensione di questo regno, comprensione non solo filosofica o teologica ma data proprio dalla vita quotidiana di ogni giorno a contatto con Dio (nelle riunioni di preghiera carismatica ci si accorge ancora di più di questo), e che quando questa comprensione (conversione al Regno dei Cieli) è diventata grande, pure gli "uccelli del cielo", gli abitanti del Cielo, vengono dove c'è questa fede così forte ed entrano in rapporto e aiutano, ovvero c'è comunione. È scritto sì che a Dio solo dobbiamo rivolgere la nostra preghiera (Mt 4, 10), ma la preghiera che rivolgiamo ai santi e agli angeli ha sempre come punto focale Dio e non loro e quello che otteniamo è solo secondo Dio perché quello che fanno queste persone è nel Nome di Gesù, come persone in comunione con Lui. San Giovanni Apostolo infatti ha scritto “Poi guardai ed ecco l'Agnello ritto sul monte Sion e insieme centoquarantaquattromila persone che recavano scritto sulla fronte il suo nome e il nome del Padre suo” (Ap 14, 1). Loro vivono in Dio, è una comunione data dallo Spirito Santo, non è la stessa cosa di chiedere grazie a idoli che ci siamo fatti noi. La parabola di Gesù che altre spiegazioni potrebbe avere? Ci sono altri "uccelli del cielo" che potrebbero avere a che fare con questa parabola? Oppure quel granello di senapa non è più la fede che ognuno di noi credenti ha dentro? E Dio che è Onnisciente, Onnipotente, Onnipresente, avendo a che fare con me che gli faccio questa domanda e che ho buona volontà e desidero la Verità sinceramente per me e per gli altri, potete pensare che avrebbe risposto così alla mia preghiera, in questo modo? Riuscite a pensare che si sarebbe comportato così dandomi una chiara e semplice spiegazione logica alla parabola, con semplicità da bambino, se questo è una cosa che fa veramente male alla fede e porta le persone in una strada che fa male? Quando si chiede a Dio di aiutarci a comprendere la Verità Lui ci aiuta.

Sul fatto che Dio ha comandato di non farsi immagini di Lui nell'Antico Testamento, è perché da noi stessi avremmo prodotto le nostre idee di Lui, e invece era Lui a volerci dare l'immagine vera di Lui, in Gesù Cristo. Farsi immagini ora ha senso e non può andare fuori strada, perché la abbiamo ricevuta da Dio.

Sul Purgatorio ho già detto, il passo biblico c'è, di san Paolo (1Cor 3, 13-15), quindi non si può dire che è la loro la miglior comprensione della Parola. Noi negli ultimi tempi facciamo poco e meno di altri quello che la Parola chiede, ad esempio evangelizzare, e non siamo poveri come Gesù ci ha insegnato, ma la completezza della Verità e dottrina è alla Chiesa di Pietro che Gesù la ha data.

Sull'importanza delle opere per chi vuole entrare nel Regno dei Cieli Gesù ha detto “Non chiunque mi dice: Signore, Signore, entrerà nel regno dei cieli, ma colui che fa la volontà del Padre mio che è nei cieli” (Mt 7, 21). Sicuro che la prima volontà del Padre è che noi conosciamo ogni giorno di più Gesù Cristo, accogliendo sempre di più Lui nella nostra vita e in noi (“Non son più io che vivo, ma è Cristo che vive in me”, Gal 2, 20), ma è anche che con Gesù ci accorgiamo del povero che non ha niente da mangiare né un po' di soldi per comprarsi qualcosa, che ci accorgiamo del fratello afflitto e lo aiutiamo (“ero affamato e mi avete dato da mangiare”, Mt 40, 35), è anche che diffondiamo la Parola ed è anche che ci accorgiamo del nonno che ha bisogno di essere accudito, di sentire che gli si vuole bene e che è importante. Gesù nella parabola delle dieci vergini invita a prepararsi per tempo alle nozze coll'essere premuniti d'olio (Mt 25, 1-12), e queste sono cose importanti per averne. Certo che l'olio simboleggiano soprattutto la grazia e lo Spirito Santo, ma se io non faccio quello che dice la Parola, soprattutto pregare e seguire i comandamenti, non posso dire di averne abbastanza. Non è a quelli che fanno questo che Gesù dice “via da me maledetti” (Mt 25, 31-46), ma a quelli che non hanno avuto a cuore gli altri e i loro bisogni facendo qualcosa per loro. Le opere però sono conseguenze della fede o almeno della coscienza, perché senza di esse sono morte. Dare un po' di soldi a un povero senza sentimenti in sé è un'opera vuota, non basta alla salvezza.

Su Maria gli evangelici hanno idee molto inferiori a quella che dovrebbe essere normale per la Madre di Dio. Che Lei sia grandemente onorabile lo dimostra che è la donna descritta da Giovanni nel capitolo 12 dell'Apocalisse. Gli evangelici, visto che devono rimanere in linea con la loro idea di non avere una idea troppo santa di quella che è la Madre di Dio, dicono che è Israele, che è una metafora di Israele. Ma perché Israele dovrebbe essere incinta e con le doglie del parto e partorire un figlio destinato a governare tutte le nazioni? E perché dovrebbe essere Israele ad essere quella donna vestita di sole, ovvero di Spirito Santo, quando è Maria che è stata riempita dallo Spirito Santo nella Pentecoste insieme agli apostoli, rappresentati appunto dalle dodici stelle che sono sulla sua testa? Perché dovrebbe essere vestita di sole Israele che ha rifiutato Gesù e Lo ha condannato e Lo ha ucciso e ha detto “il Suo Sangue ricada su di noi e sui nostri figli” (Mt 27, 25)? Perché dovrebbe essere Israele che è macchiata di Deicidio? Perché dovrebbe essere Israele che da duemila anni, anche se per millenovecento è stata in diaspora ovunque, continua a credere che la benedizione e la preferenza di Dio siano l'avere soldi e potere politico? È Maria invece, tanto onorabile e preziosa e rispettabile che Gesù sulla croce la ha data all'unico che ha saputo stare vicino alla croce nell'ora della prova, Giovanni. Non è stato in un altro momento, per esempio dopo risorto a tutti gli apostoli riuniti. E il modo in cui la ha data come Madre è solenne, ha dei significati.
Che Lei sia stata vergine come dice la Chiesa Cattolica e non abbia avuto altri figli con Giuseppe, lo prova il fatto che Lei è stata data a Giovanni in affido, quando Gesù stava morendo, e che da quel giorno il discepolo la prese con sé in casa Sua (Gv 19, 26-27). Non sarebbe successo così se fosse diversamente, Maria avrebbe continuato a vivere coi fratelli di Gesù con cui avrebbe dovuto già vivere fino allora. Il Vangelo chiama fratelli anche i cugini, e la Chiesa fin dall'inizio ha tramandato che erano cugini. Perché Giacomo, fratello di Giuda Taddeo, di Simone e di Giuseppe sarebbe stato chiamato Giacomo di Alfeo nella Sacra Scrittura quando vengono dati i nomi degli apostoli, se fosse figlio di Giuseppe? Scritti come quello de “l'Evangelo come mi è stato rivelato” hanno confermato queste cose, e centinaia di apparizioni di Gesù e Maria nei secoli hanno custodito questa idea, loro non hanno mai detto che le cose stanno diversamente. La idea che hanno di Maria è una idea piccola. Invece Maria è semplicemente la donna che ha fatto la volontà di Dio in tutto, l'unica persona che nella Bibbia sia mai stata lodata e venerata da un angelo, la donna che ha ricevuto lo Spirito Santo e che gli è stata fedele in ogni Sua ispirazione, fino a diventare la donna vestita di sole da tanto ne è piena e da tanto perfetta è stata la sua condotta.

Se non riescono a dare spiegazioni diverse e coerenti con la Parola di Dio di questi versetti, gli evangelici non possono dire di essere quelli che seguono la Parola di Dio in tutto e che hanno la idea giusta. Queste cose testimoniano che è la Chiesa Cattolica quella che ha la verità completa e la salvezza totale. Questo non vuol dire che essi non si salvano, sono in una fede che salva, e spesso il loro modo di vivere è ben più convertito di quello di tanti cattolici che credono di aver fatto tutto con una Messa la domenica, ma hanno delle cose che sbagliano e su cui la Parola non gli dà ragione. Parlo come persona che semplicemente ha dato spiegazione logica a quello che la Chiesa Cattolica ha sempre detto. Sul fatto che spesso non ci comportiamo da fedeli veri e siamo in generale meno carismatici mi lascio confutare quanto volete. Ma se volessero aderire alla fede della Chiesa Cattolica in essa c'è il Rinnovamento nello Spirito Santo.

Edited by OscarLepore - 22/1/2011, 12:43
 
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OscarLepore
view post Posted on 15/2/2011, 15:29




Ho inserito anche questo nel paragrafo sugli evangelici

Sulla venerazione non è che sia cosa sbagliata, non ha detto Maria “D'ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata” (Lc 1, 48)? Per Maria è chiaro che è una cosa normale che si veneri una persona anche dopo la sua morte, se è stata molto vicina a Dio. Se noi cattolici facciamo quello che la Parola dice riguardo Maria, perché considerarci eretici? Venerare i santi vuol dire anche glorificare Dio, ed è lecito, infatti san Paolo dice “egli verrà per esser glorificato nei suoi santi ed esser riconosciuto mirabile in tutti quelli che avranno creduto” (2Ts 1, 10). San Paolo dice sempre di avere tanto rispetto e venerazione gli uni degli altri, perché con la morte dovrebbe finire il rispetto di chi ha glorificato Dio, diventando grande testimonianza della potenza e dell'amore di Dio? Essi sono vivi, mica morti, lo ha detto anche Gesù. Tra l'altro in questo versetto Paolo fa differenza tra i santi e i credenti, dicendo che i santi son quelli che glorificano di più Dio. Ancora difficoltà a credere che i santi possano ricevere gloria per il loro aver seguito Dio sul serio? “sia glorificato il nome del Signore nostro Gesù in voi e voi in lui, secondo la grazia del nostro Dio e del Signore Gesù Cristo” (2Ts 1, 12), dice poco dopo san Paolo. Quindi se noi chiediamo grazie ai santi essi glorificheranno Dio e saranno glorificati anche loro, cosicché l'uomo sappia che la vera gloria viene dall'aver servito Dio. Detto questo il resto è solo parola di uomini contro la potenza dello Spirito Santo che si è manifestata nei milioni di miracoli avvenuti per intercessione dei santi.
Sul fatto che Dio ha comandato di non farsi immagini di Lui nell'Antico Testamento, è perché da noi stessi avremmo prodotto le nostre idee di Lui, e invece era Lui a volerci dare l'immagine vera di Lui, in Gesù Cristo. Farsi immagini ora ha senso e non può andare fuori strada, perché la abbiamo ricevuta da Dio.
 
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Salvatore_80
view post Posted on 27/11/2013, 07:41




Io non sono nessuno, tanto meno un esperto di Sacre Scritture, ma vorrei comunque dire la mia sulla venerabilità dei Santi e della Madonna in particolare.

Faccio un ragionamento semplice, partendo dal presupposto che Dio sia semplice, e che ci invita alla semplicità (diventare come bambini, semplici come colombe, etc.).
Quindi:

1) Noi siamo fatti a immagine e somiglianza di Dio.
2) Dio è padre.
3) Dio è amore.

L'essere fatti a immagine di Dio ha lo scopo e il significato di poterci far cogliere la sua natura di padre amorevole. Dio vuole farsi conoscere da tutti, non solo dagli "esperti" delle Scritture. Noi tutti possiamo sperimentare una paternità amorevole, avendo o essendo figli, oppure anche soltanto immaginandolo. È nella nostra natura.

Detto ciò, qual'è il senso profondo dell'intercessione?
Immaginiamo di essere padri amorevoli: un nostro figlio scapestrato combina un guaio.
Chiediamoci cosa avrebbe più valore per noi, cosa ci commuoverebbe di più:
A) Nostro figlio che ci chiede perdono?
B) Suo fratello che intercede con fervore per lui, per metterci una buona parola?

Io, da padre, non avrei alcun dubbio.
L'intercessione è una stretta conseguenza dell'amore. Non può esistere un Dio che sia amore, e che allo stesso tempo non si commuova difronte alla fervente intercessione di un fratello per un altro fratello.
E con questo non dico che A) sia sbagliato, anzi... dico solo che B) sia qualcosa di ancora più bello e virtuoso.

In questo consiste la comunione dei Santi. Siamo parte di una grande famiglia, di cui Dio è padre, oppure definiamo gli altri "fratelli" solo a chiacchiere? Chiediamocelo, e chiediamoci se agli occhi di Dio il pregare gli uni per gli altri, non abbia maggior valore che il pregare ognuno per sé.

Vengo alla differenza tra adorazione e venerazione, che non è affatto un sofisma ma ha una distinzione nettissima. D'altronde l'Ave Maria si divide in due parti. La prima ripete le parole del Vangelo, la seconda è una richiesta di intercessione. Insomma è una preghiera meravigliosa di lode a Dio, che ci ha tanto amati da donarci Sua madre, ossia la creatura più virtuosa in assoluto che intercede per noi!
Se non lo avesse fatto, avremmo potuto immaginare un Dio ancora più perfetto nell'amore di Lui. Ma invece lo ha fatto...

Con tutto il rispetto per gli evengelici, ma il Dio in cui credono manca in qualcosa, e non è una cosa di poco conto.
Inoltre benedire le cose buone che Dio ha fatto per noi, equivale a lodare e ringraziare Dio. Vale per tutte le cose, tanto più per Maria Santissima. Venerare la Madonna equivale a lodare Dio.

Se poi vogliamo rifarci alle Scritture, guardiamo al miracolo delle nozze di Cana.
Lì il valore dell'intercessione della Madonna presso Gesù è talmente manifesto, che Gesù stesso si piega alla richiesta di sua madre, stravolgendo i piani di Dio. Oppure guardiamo all'intercessione di Abramo per Sodoma e Gomorra: "Se anche ci fosse un solo giusto...".
 
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5 replies since 14/1/2011, 03:26   621 views
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