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Perdono di cuore, un mio vecchio testo abbastanza buono

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OscarLepore
view post Posted on 7/1/2011, 13:55




Chi apprende realmente l'importanza di questa perla che Gesù ci spiega nel Vangelo, trova la strada diritta per arrivare a Dio e trovare l'unione con Gesù Cristo nel Suo Cuore, come è avvenuto per i Santi.

Spesso su certe cose passiamo sopra velocemente, credendo di averle già comprese nella loro reale essenza, ma succede che le cose che paiono più semplici e umili sono proprio quelle che hanno in sé la chiave della felicità con Dio e con gli uomini.

L'attributo più grande di Dio è la Sua Misericordia (che comunque non è disgiunta dalla Giustizia). Il nostro scopo è diventare veramente misericordiosi per ricevere un vero cuore di carne e poter diventare pescatori di uomini per il Regno dei Cieli.

Nella parabola del servo spietato che doveva diecimila talenti (Mt 18, 23-35) e che, perdonato, poi quasi strozza quello che gli deve cento denari e lo mette in prigione finché non paga, per poi venire a sua volta incarcerato dal re, Gesù dice: "Così anche il Padre celeste farà a ciascuno di voi (di essere rinchiusi nella prigione di un cuore chiuso all'Amore) se non perdonerete di cuore al vostro fratello" (v. 35), e non se ne esce finché non si perdona i fratelli. Ciò vuol dire che ognuno di noi, chiunque, ha un debito verso Dio immenso e di cui non siamo capaci di valutarne la grandezza, ma spesso ci angustiamo per piccole sottigliezze che ci disturbano da parte di altre persone, che stuzzicano il rancore che abbiamo dentro verso di loro. Il rancore è come una gabbia, una catena che ci impedisce di essere noi stessi veramente, di Vivere nella Gioia. La Carità, che è secondo San Paolo la cosa più importante che possiamo ricevere da Dio, "tutto crede, tutto copre, tutto sopporta" (1Cor 13). È un attributo della Carità che Dio mette in noi e brucia sul nascere ogni pensiero cattivo, non è uno sforzo personale, è semplicemente che quando siamo abituati a pregare per gli altri, specie per quelli che vogliamo perdonare perché sappiamo di avere ancora rancore dentro verso di loro, non riusciamo più a vedere in loro un volto brutto, ma quello splendente di Gesù Cristo. Riconosciamo in loro i nostri fratelli e non siamo più nei loro confronti come i farisei che magari a parole o pensieri cercano di benedire ma nel cuore (anche controvoglia a volte) vogliono il male di quella persona perché la invidiano. Con la preghiera del cuore e la sincera e ardente richiesta al Signore di amare quella persona attraverso di noi, la Sua benedizione passa come fiume di Grazia sempre più imponente verso di essa, e libera non solo loro dal nostro odio ma anche noi dalle catene che tengono stretto il nostro cuore e ci fanno digrignare nell'invidia di chi è felice. Il perdono VERO, quello ottenuto con tanta preghiera, desiderio e se necessario anche lacrime, porta ad una Pace grandissima nel cuore, libera la nostra mente e riempie il nostro pensiero del Pensiero di Cristo e il nostro cuore dell'Amore di Cristo. Il perdono DI CUORE (va sottolineato), ovvero la liberazione un po' alla volta di ogni rancore, è la perla preziosissima che ci permette di diventare esseri solari, splendenti, trasfigurati, pieni di gioia e allegrezza, umili, semplici, liberi da tanti tormenti, protetti dalla Grazia soave di Dio che si riversa continuamente attorno a noi sugli altri e sul mondo. Perché? Perché se siamo misericordiosi riceviamo Misericordia, già su questa terra! Arriveremo a poco a poco alla conversione vera e totale a Gesù Cristo.

Ma è così facile? Basta un rosario o qualche invocazione allo Spirito Santo per quella persona e si è risolto il problema? Gesù ci ha insegnato a salire la strada del Calvario con addosso il peso della Croce (e delle Croci che ci gettano addosso gli altri che non vogliono portare la propria) con la sola forza dell'Amore Misericordioso, ovvero un'Amore centrato sul desiderio reale di salvezza degli altri, delle loro anime. Un cuore semplice e povero di sé insomma, che dice solo: Anime, voglio salvare Anime.

A volte per perdonare una persona ci possono volere più giornate di preghiera, e a volte anche pregare alcune ore la notte, perché è un tesoro immenso da conquistare la riconciliazione col prossimo. A volte è così difficile perdonare che non riusciamo neppure a dire a Dio “voglio il bene di quella persona”, e allora come facciamo? Diciamo a Dio “Signore, ho dolore ma è così, non riesco a voler perdonare quella persona, ma ti autorizzo a perdonarla Tu attraverso di me, fai passare il Sangue redentivo di Gesù e le Lacrime di Salvezza di Maria che tanto ha saputo perdonare, fra me e questa persona, dal mio cuore al suo, trasformando il rancore in perdono, a Te nulla è impossibile. Io credo che tu puoi realizzare questo miracolo! Ti ringrazio Signore, Ti amo e voglio seguire la Tua Volontà, anche se ora la sento così dolorosa”. E diciamo tante Ave Maria.

Se per esempio i problemi sono con i genitori, se non li perdoniamo questi problemi influiscono nel nostro rapporto con tutti e con la nostra famiglia, se la abbiamo. Più una persona è importante e vicina nella nostra vita, più è fondamentale fare Unità in Cristo con lei, per poterci donare a tutti. Gesù ha detto dei cristiani “Padre, fa che siano Uno perché il mondo creda” (Gv 17). Non possiamo lamentarci che gli uomini non si avvicinano a Dio e al Vangelo di Gesù se noi non sappiamo amarci tra di noi nell'agape, ovvero quel tipo di Amore che è tanto ben descritto nella Parabola del Buon Samaritano (Lc 10, 30-37). Se tra noi all'interno della Chiesa e di ogni singola famiglia non viviamo sempre più questo Amore, il mondo vedrà in noi solo degli ipocriti, e non dirà “guarda come si vogliono bene”. È l'Amore quello che converte!

La preghiera in famiglia del Rosario e la lettura del Vangelo offerte alla Sacra Famiglia per l'unità della propria famiglia e di tutte le famiglie è cosa importantissima (e mi dimentico sempre di farlo). A Medjugorje tutti i veggenti si pensava dovessero diventare dei consacrati, e invece Dio li ha portati tutti e sei a formare famiglie sante, e questo ce lo spiega la Madonna quando dice: “rinnovate la preghiera familiare. Cari figli, solo con il rinnovo della preghiera familiare si può rinnovare il mondo di oggi. Il rinnovamento spirituale, cari figli, è necessario al mondo di oggi” (15 agosto 2008). I problemi del mondo nascono nelle famiglie lacerate.

La famiglia è l'immagine sulla terra della Santa Trinità, e l'esempio fulgido di come dovrebbe essere ci è dato dalla Sacra Famiglia. Risolta l'unità in famiglia, si è a tre quarti dell'opera.

Bisogna perdonare anche ogni persona verso cui sentiamo indifferenza o sentimenti negativi. Forse quella persona ha avuto cuore duro nei nostri confronti e ci ha ferito nella capacità di amare. Non aspettiamo che ci chieda perdono, facciamo noi il primo passo cominciando a pregare intensamente per lei, finché non sentiamo che le vogliamo veramente bene, che la amiamo, e magari anche ringraziamo Dio per il dono di quella persona nella nostra vita (nella logica del ringraziamento anche per le cose che ci parevano negative tutto diventa luminoso e di aiuto per avvicinarsi a Dio). Vi dirò di più. Una volta mi è capitato di constatare come una persona che so essere molto buona e santa, manifestasse in certe situazioni una durezza di cuore che non pensavo possibile in lei. La Pace interiore che Dio mi ha dato mi ha permesso di non sconvolgermi, ma poi, per conto mio, ho pregato un po' di ore per quella persona, chiedendo a Dio che le donasse un cuore sempre più di carne. Sapete cosa è successo? L'opposto! Mi è venuto un grandissimo pentimento per delle cose cattive che ho fatto e che avevo confessato, ma senza contrizione sincera del cuore, ho visto la gravità di quello che avevo fatto (in particolare omissione e indifferenza invece di evangelizzare come avrei dovuto darmi a fare a pieno ritmo, perché mancavo di interesse per la salvezza degli altri – è molto brutto ma è la verità), mi sono accorto di quanto ero debitore nei confronti di Dio e quanto avevo avuto il cuore duro verso gli altri senza curarmene, e ho pianto. Il pianto è un grande dono di Dio, non è debolezza ma è ciò che ammorbidisce il cuore e rende forti. Insomma, Gesù dice: “con la misura con cui misurate, sarà misurato a voi in cambio” (Lc 6, 38). Non solo in Paradiso, già qui sulla terra! Il Signore ha sciolto una parte della durezza del mio cuore perché per Sua ispirazione ho pregato a lungo e con insistenza perché sciogliesse quella particolare durezza della persona a cui pensavo! È così che a poco a poco il Signore toglie da noi il cuore di pietra per darci sempre più un cuore di carne e uno spirito nuovo! Da quando mi dedico al perdono vedo bello tutto quello che mi circonda e anche me stesso, vedo belle le persone, sento di amarle spiritualmente, sento di desiderare il loro bene e di volere con i miei mezzi aiutarle, prima non era così, per me evangelizzare era solo conquistare uomini a Dio ma non avevo reale interesse per loro, ero un mercenario che scappava appena arrivava il lupo e non ottenevo nulla di consistente. Ora Dio mi sta trasformando un po' alla volta e io uso i miei errori per avvertire del pericolo chi li fa a sua volta. Se non apriamo il nostro cuore al prossimo non arriveremo al Paradiso, e non arriveremo in questa vita all'unione intima con Gesù Cristo e al trionfo del Cuore Immacolato di Maria nell'Umanità rinnovata. Molti di noi, anche consacrati e preti, devono attuare questa inversione di rotta e andare controcorrente, non siamo della logica del mondo ma di quella di Cristo che ha vissuto una intera Vita di sofferenza, offerta e amore (e con Gioia soprannaturale) per salvarci! Dobbiamo salvare anime, ma dobbiamo partire da quelle che abbiamo vicino, e liberarci da tutti i rancori considerandoli come paglia dentro al nostro cuore che ci impedisce una reale conversione a Gesù Cristo! Se uno accoglie la Pace di Cristo, mille persone attorno a lui si avvicineranno veramente a Cristo! Il cristiano è Solare seppure nella tribolazione, è un pescatore di uomini, non uno che elemosina il consenso degli altri (lo facevo, ma porta solo a scendere non a salire).

Insegniamo il vero perdono e Dio ci riempirà di benedizioni, perché è la cosa più importante di cui ha bisogno oggi il mondo per rinascere nello Spirito Santo. Quando Gesù tornerà nella Sua Gloria apparendo nel cielo davanti a tutti gli uomini, in un batter d'occhio, se noi avremo nella nostra vita aperto il cuore al prossimo divenendo datori di Grazia saremo riempiti di una Gioia indescrivibile, ma se avremo chiuso il cuore al prossimo divenendo ladri e assassini della Grazia nel prossimo (e in noi stessi), sarà terribile quel momento. Gesù è la nostra salvezza, ed è nel nostro fratello da amare innanzitutto nella sua anima immortale. Leggiamo Lc 6, 27-38. Luce e Gioia!
 
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